Google, in quanto leader tra i motori di ricerca, in un certo senso guida il mercato e detta la sua linea ai marketer e a tutti gli altri motori di ricerca, che non possono far altro che seguirlo se non vogliono dire addio alle proprie quote di mercato. Gli aggiornamenti dell’algoritmo di ricerca di Google hanno come fine ultimo la piena soddisfazione degli utenti finali: proprio per questo, cercano di individuare modi sempre migliori per personalizzare le ricerche e indicizzare i contenuti più rilevanti e più utili in base al contesto.
I Digital Marketer hanno di recente notato un cambiamento nell’indicizzazione: se prima considerava molto le parole chiave (keyword), adesso sembra focalizzarsi più sulle aree tematiche. In altre parole, significa che le pagine vengono indicizzate in base agli argomenti a cui si riferiscono.
La più precisa comprensione dei topic da parte degli algoritmi, così come i suggerimenti automatici nei risultati di ricerca, sono il risultato sia di milioni di ricerche fatte dagli utenti sia dell’analisi di Google delle pagine presenti su Internet.
Che cosa sono i Topic Cluster
Immagina una società che offra servizi di consulenza e formazione sul project management tramite dei corsi professionali che voglia implementare una strategia di content marketing nella più ampia attività di Inbound marketing.
Appurato che il focus centrale (core topic) dei suoi servizi è il “Project Management”, costruire un Topic Cluster vorrebbe dire considerare un core topic come “Project Management” e aggiungervi parole e frasi in modo da renderlo più specifico (es. certificazione di project management, project management software, libri sul project management). Oppure si potrebbe ricorrere a una ricerca di sotto-argomenti altamente correlati, ma che non necessariamente contengono la parola o la frase del core topic (es. Services management).
Guarda l’esempio qui sotto:
Ricorrere a Topic Cluster significa riorganizzare la propria architettura in modo da avere un gruppo di contenuti che coprano in modo esaustivo un certo argomento e che rimandino a un’unica pillar page.
Collegando tutti i contenuti con il loro specifico topic alla pillar page, i motori di ricerca come Google, Bing o Yandex riescono in maniera semplice a esaminare tutto il contenuto e a capire che sussiste una relazione semantica tra le pagine. I Cluster inviano segnali ai motori di ricerca per far capire loro che vi è ampiezza e profondità nel contenuto, conferendo in tal modo maggiore autorità alla pillar page per quel topic.
Gli algoritmi come RankBrain di Google ricompensano l’ordine di questi collegamenti assegnando una posizione più alta nella pagina dei risultati di ricerca.
Come creare un Topic Cluster
Per delineare un Topic Cluster dovresti prendere in considerazione alcuni passaggi ben precisi:
- Mappa 5-10 problemi principali che hanno riscontrato le tue buyer persona. Invia questionari, organizza interviste e, se necessario, fai delle ricerche secondarie sulle comunità online;
- Raggruppa ciascun problema in macroargomenti;
- Costruisci ciascuno dei core topic legando dei sub-topic ricorrendo alla ricerca di parole chiave inerenti e coerenti alla completezza dell’argomento;
- Valida ogni idea effettuando una ricerca sul settore e sui concorrenti;
- Crea il contenuto, misura il suo impatto e revisionalo periodicamente.
Questa è una semplice panoramica, ma può esserti di grande aiuto per iniziare a impostare le priorità sull’ideazione del contenuto e sulla sua produzione. Di conseguenza, questo processo ti supporterà nella definizione di un piano editoriale basato sul modello dei Topic Cluster.
Su quale contenuto concentrarsi per i tuoi Topic Cluster?
Questo è il momento in cui entra in gioco la ricerca delle parole chiave.
Indagare sulle parole chiave è un modo utile per determinare il contenuto ricercato dal tuo target di riferimento, così da poter essere in grado di raggiungerlo in maniera rilevante e impattante.
Per iniziare, fai una lista di topic generali, importanti per il tuo business. Quindi, definisci ciascun topic con una serie di potenziali parole chiave che pensi possa ricercare il tuo pubblico. In questa fase cerca di scrivere il maggior numero di parole chiave, senza preoccuparti di fare una selezione. Per esempio, se il tuo topic principale è “Instagram Marketing”, il tuo sub-topic potrebbe includere “account aziendale Instagram”, “Strategia Social Instagram”, “Instagram hashtag” o “Instagram Analytics”.
Una volta creata la tua lista, ricerca tali termini o utilizza strumenti come Ubersuggestion per trovare ulteriori termini o parole chiave correlate che potresti non aver inizialmente incluso nella lista. Assicurati di avere un mix tra long-tail e short-tail keywords.
Adesso che hai ultimato la tua lista di keyword, guarda come i tuoi competitor si posizionano per ciascuna di esse utilizzando un servizio come SEMRush: in questo modo potrai trovare eventuali lacune nella loro strategia o individuare parole e frasi troppo importanti per non essere incluse nella tua content strategy.
Dopo aver seguito tutti questi passaggi, comincia ad accorciare la lista utilizzando Google Keyword Planner o gli strumenti per fare keyword research.
Una volta individuato il tema principale della pillar page e definiti i contenuti del cluster, crea un apposito documento per tenere traccia di strategia e contenuti. Ciò può aiutarti nell’organizzare i lavori e nel controllare che tutti i tuoi link siano corretti.