Content strategy
Quando l’obiettivo è guadagnare autorevolezza sul mercato o confermare una leadership, è importante dimostrare la padronanza del dominio all’interno del quale operiamo. La competenza attrae la fiducia, la fiducia ricevuta attesta l’autorevolezza. Una strategia editoriale serve a innescare questo meccanismo.
Cosa è
È la pianificazione di un racconto attraverso uno o più canali di comunicazione (blog, magazine, social media) che si propone di generare interesse su un argomento, ad esempio un settore di attività. Il proponente, con il supporto dell’agenzia, offre contenuti di valore in grado di conquistare progressivamente la fiducia del pubblico di riferimento (buyer persona).
Le ricette di casa mia di Galbani è la strategia editoriale proposta da Ogilvy che ha messo l’accento, nel clamore mediatico di cuochi stellati, sulla spontaneità dei cuochi della porta accanto. Il contenuto di valore è la ricetta semplice, alla portata di tutti, realmente utile laddove proposte in stile Masterchef, irraggiungibili nelle nostre cucine, restano confinate nella sfera dell’entertainment.
L’agenzia di onoranze funebri aquilana Angelo Taffo è balzata alla ribalta del web grazie alla brillantissima strategia editoriale, ideata da Kirweb, i cui contenuti esilaranti che tutti conosciamo si sono rivelati insospettabilmente efficaci a dispetto del settore. Il contenuto di valore offerto, in questo caso, è proprio l’ironia.
Cosa comprende
I contenuti editoriali che alimentano una strategia sono di natura diversa in base al tono di voce, al canale utilizzato, all’investimento. In ogni caso avremo la compresenza di contenuti visivi e testuali, molto spesso sonori (video, podcast, motion graphic). Tutti concorrono a rappresentare la soluzione creativa adottata e per questa ragione sono progettati in un flusso unico.
Efficacia
L’efficacia di una strategia editoriale è immediatamente misurabile con i risultati organici sui canali affrontati: like, followers, commenti, condivisioni. Può inoltre avere l’obiettivo di incanalare consensi verso un punto di conversione, tipicamente una landing page con la sua form. In questo secondo caso, oltre ai risultati organici, misuriamo l’efficacia con il numero di conversioni completate (lead).
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