Il formato video è oggi una delle tipologie di contenuto più amate in assoluto. Secondo le ultime statistiche, YouTube ha raggiunto la ciclopica cifra di 2,3 miliardi di utenti attivi mensili in tutto il mondo, mentre TikTok è arrivato di recente a 1,2 miliardi. Più di 500 milioni di persone usano le Stories di Instagram ogni giorno e il 58% afferma di essere diventato più interessato a un prodotto o un brand dopo averlo visto proprio lì.
Tutti questi numeri hanno grandi implicazioni. Primo: se vuoi far crescere la visibilità della tua organizzazione online non puoi fare a meno di inserire i video nella tua strategia di marketing. Secondo: per sfruttare al massimo tutto il potere di questi contenuti, devi sapere come ottimizzarli tramite specifiche tecniche SEO. Solo così potrai generare maggiori visualizzazioni e guadagnare rilevanza in termini di risultati di ricerca.
Le attività SEO per il Video Marketing
Uno dei motivi principali per cui gli utenti apprezzano molto i video è che questi hanno la capacità di veicolare un gran numero di informazioni in poco tempo, rimanendo impressi nella mente per un periodo più lungo rispetto alle informazioni scritte.
Pensa per un attimo alla differenza tra la lettura di una pagina di un blog rispetto alla visione di un video: spesso e volentieri i blog post vengono abbandonati dopo pochi secondi, mentre i video, catturando l’attenzione dell’utente, riescono ad aumentare il traffico e i tempi di permanenza sui canali aziendali.
Quello che molti però ancora non sanno è che, per aumentare il loro potenziale di visibilità, i video richiedono la stessa ottimizzazione delle pagine web. YouTube ad esempio, proprio come Google, ha un algoritmo che genera l’ordine in cui vengono visualizzati i risultati della ricerca. Fra i più noti fattori di ranking rientrano:
- il Total Watch Time, che indica il totale dei minuti visualizzati;
- la Audience Retention, ovvero la percentuale di video visualizzata;
- il Session Time, il tempo che un utente resta all’interno della piattaforma dopo aver guardato un video;
- il CTR (Click Through Rate), che rappresenta il numero di clic ricevuti in rapporto alle impressions;
- la Channel Authority, che indica il livello di autorevolezza di un canale.
Per valorizzare i tuoi video e migliorare il loro posizionamento dovrai quindi fare ricorso a specifiche attività SEO. Vediamo insieme le più importanti.
Trova e inserisci le keywords correlate
Google, YouTube, Instagram e Facebook stanno velocemente imparando a classificare i video a seconda del contenuto visivo, utilizzando algoritmi di processing delle immagini digitali e intelligenza artificiale, ma ancora oggi si affidano comunque al contenuto scritto per stilare le liste dei video all’interno delle proprie ricerche. Per questo motivo l’ottimizzazione deve avere inizio da una ricerca approfondita delle parole chiave che dovranno essere inserite nel titolo e nella descrizione dei tuoi video.
Dovrai trovare le parole chiave più pertinenti per la tua nicchia e quelle che gli utenti tendono a utilizzare di più durante la ricerca di un prodotto o di un servizio simile a quello offerto dalla tua azienda. Uno degli strumenti più utili per eseguire questa attività è Google Keyword Planner, un tool che fornisce molteplici variazioni di parole chiave insieme ai loro tassi di competitività.
Un altro metodo per espandere l’elenco delle tue parole chiave è analizzare le tendenze del momento nelle ricerche. Google Trends è un ottimo strumento per analizzare le tendenze in ogni settore e confrontare le parole chiave in base alla loro popolarità in specifiche aree geografiche, mentre lo strumento di completamento automatico di YouTube è eccezionalmente utile per individuare le keywords che le persone digitano realmente sulla famosa piattaforma di condivisione video.
Google inoltre propone da anni i video di YouTube tra le pagine dei propri risultati, una tipologia di contenuto sempre più rilevante nei risultati di ricerca organici. Per aumentare la probabilità di ottenere un posto nei risultati di ricerca organica di Google il modo migliore è utilizzare tool come VidIQ, un’estensione del browser dedicata all’ottimizzazione dei video su YouTube.
Ottimizza testi e descrizioni
Una volta identificate tutte le keywords, devi inserirle in modo accorto nel titolo e nella descrizione del video. Il titolo è la primissima cosa che gli utenti vedono quando valutano la pertinenza di un video. Per questo motivo, un titolo perfetto dovrebbe riassumere l’argomento del video in modo conciso ma interessante (senza termini acchiappa click, mi raccomando). La descrizione del video poi dovrà essere accurata e chiara per i motori di ricerca, ma anche e soprattutto per gli esseri umani. Assicurati quindi di aggiungere le parole chiave rispettando la logica e la grammatica del testo.
Anche se le descrizioni dei video su YouTube possono contenere fino a 1.000 caratteri, i primi 100 caratteri (2-3 righe di testo) sono i più importanti perché rappresentano la quantità di testo che gli utenti vedono prima di dover fare clic su “Mostra altro”. Ricorda quindi di posizionare all’inizio le tue parole chiave, in modo da descrivere con una sola frase l’argomento trattato nel video.
Infine, dato che l’85% dei video di Facebook viene visualizzato con il volume disattivato, un altro suggerimento utile da seguire è quello di aggiungere i sottotitoli e includere una trascrizione del video direttamente nella descrizione, in modo da consentire anche alle persone con problemi di udito di seguire i tuoi contenuti. Evita di fare affidamento sulle trascrizioni automatiche (spesso sbagliate e incomprensibili): puoi utilizzare un tool automatico come Transcribe Me, che farà tutto il lavoro al posto tuo.
Aggiungi tag e hashtag
Tag e hashtag aumentano la possibilità di trovare i video. L’inserimento dei tag su YouTube aiuta gli utenti a scoprire i video di loro interesse, mentre l’inclusione degli hashtag su Instagram e TikTok (preceduti dal simbolo #) consente ai visitatori di trovare tutti i video etichettati con quella specifica categoria.
Alcune piattaforme limitano il numero di hashtag (fino a 10 in una storia di Instagram, massimo 15 nella descrizione di un video su YouTube), quindi è importante restringere la scelta ai termini fondamentali. È inoltre importante che gli hashtag riflettano il contenuto che gli utenti si aspettano di vedere: per questo motivo è necessario selezionare parole specifiche e realmente pertinenti.
Il modo migliore per avere un’idea di quali tag aggiungere ai tuoi video su YouTube? Guarda che cosa utilizzano i competitor: un tool come TubeBuddy potrà aiutarti a scegliere i tag più adeguati. E non dimenticare di includere anche il tag del tuo brand e quelli delle persone presenti nel video!
Crea immagini di anteprima personalizzate e accattivanti
Capita spesso che un libro venga giudicato dalla sua copertina. Questo accade anche con i video: quando le persone decidono di guardarne uno, la scelta viene fatta principalmente sulla base dell’immagine che vedono in anteprima. Per questo motivo è importante che le immagini siano esteticamente accattivanti, in grado di invogliare l’utente a fare clic, e che siano caricate in alta definizione. Il 68,2% dei video in prima pagina su YouTube è in HD.
Su YouTube, se non sarai tu a creare le tue miniature, sarà la piattaforma stessa a presentare un’immagine estratta in modo tanto automatico quanto casuale. Qualora l’immagine non dovesse rappresentare bene l’argomento del video, questa scarsa attinenza si rifletterà negativamente sul tuo brand. Anche su TikTok è possibile scegliere e selezionare una specifica immagine di anteprima, mentre su Instagram potrai modificare la copertina delle Stories in evidenza sul tuo profilo, scegliendo l’icona dalla libreria di foto del tuo telefono.
Ricorda infine che per una corretta ottimizzazione dei video, anche Googlebot deve poter accedere ai file delle anteprime. Carica quindi miniature che siano supportate da Google (nei formati JPG, PNG, WebP, BMP o SVG).
Inserisci i video anche all’interno del tuo sito
Hai dei video presenti su YouTube o su altre piattaforme e desideri inserirli anche all’interno del tuo sito aziendale? Prima di caricarli ed integrarli sul sito segui queste raccomandazioni:
- Per garantire la massima esposizione, crea una pagina dedicata per ogni video, in cui il video è l’elemento più in evidenza. Assicurati che la pagina web sia pubblica e includi il video in un tag HTML appropriato (<video>, <embed>, <iframe> o <object>). Se inserisci il video in una pagina di blog, non limitarti al solo contenuto multimediale: inserisci anche una ricca descrizione del video, oppure una trascrizione completa.
- Utilizza i dati strutturati per comunicare al motore di ricerca le informazioni più rilevanti sull’elemento multimediale, così da aumentare le possibilità che venga preso in considerazione per la visualizzazione nei risultati di ricerca.
- Crea una Sitemap per i video, in modo da consentire a Google di trovare questi contenuti ancora più facilmente. Una Sitemap offre informazioni aggiuntive sui video ospitati sulle tue pagine e aiuta il motore di ricerca a comprendere i contenuti video del tuo sito più facilmente, in particolare quelli aggiunti di recente che potrebbero non essere stati ancora rilevati. Tutti i file a cui viene fatto riferimento nella Sitemap per i video devono essere accessibili a Googlebot.
Monitora le performance
Dal momento che il tempo di visione e la fidelizzazione del pubblico sono segnali chiave di ranking, tutte le piattaforme di video sharing (YouTube in primis) premiano quei video che riescono a trattenere le persone per un periodo di tempo più lungo. Inoltre, anche alcuni indicatori di coinvolgimento come like e commenti hanno una forte correlazione con le classifiche dei contenuti. Per questo motivo monitorare le prestazioni dei tuoi video è di vitale importanza.
Il miglior strumento per analizzare i video caricati su YouTube è senza dubbio YouTube Analytics, tool che mostra le performance di canali o video specifici consentendo inoltre di scoprire le abitudini di visualizzazione degli spettatori, i loro dati demografici e le fonti di traffico. Questi dati ti aiuteranno a capire quanto sono coinvolti gli spettatori e a identificare gli eventuali punti deboli della tua strategia di Video Marketing.
Per quanto riguarda invece i video caricati su TikTok o Instagram, oltre a verificare le metriche nativamente integrate all’interno delle rispettive piattaforme (views, likes, iscrizioni, commenti), è possibile anche utilizzare strumenti di Social Listening come Awario, perfetto per tenere traccia delle menzioni del tuo brand sui vari canali.
Aumenta il coinvolgimento dei tuoi utenti con il Video Marketing
Oggi fare Video Marketing significa investire sulla forma di contenuto preferita dagli utenti. YouTube, ad esempio, raggiunge più persone nella fascia d’età 18/49 anni di qualsiasi canale TV generalista. Ma per ottenere risultati concreti dai video è necessario avere una strategia precisa, sia per quanto riguarda la loro creazione che per la loro ottimizzazione.
Agenzia Tempesta può aiutarti a ottenere il massimo da questo tipo di contenuto con i servizi SEO e le soluzioni di Content Design!